La cucina regionale racconta non solo il gusto e il profumo tipico di pietanze realizzate grazie a una creatività che nasce spontanea e che si rivela sempre ben riuscita, ma anche la storia, l’identità e le tradizioni locali e, tra le varie proposte, l’intensa e variegata golosità della cucina abruzzese è ormai famosa in tutto il mondo
La tavola italiana
Considerata la più ricca, la più invitante e la più golosa, la sua caratteristica è quella di essere espressione di un’altissima qualità organolettica che si lega anche al fatto che sono davvero molte le influenze da cui ha avuto origine e che derivano della lunga storia del nostro Paese.
Il vantaggio, inoltre, di poter approfittare della maestosa varietà dei prodotti e degli ingredienti locali crea un fortunatissimo connubio.
Tutto questo ha permesso di realizzare degli squisiti menu regionali che dalle tavole originarie contadine oggi vengono proposti in un numero sempre maggiore di ristoranti che vogliono mettere al centro e promuovere il grande valore qualitativo della tradizione italiana a tavola.
La virtù della semplicità
Il messaggio che la nostra cucina regionale porta nel mondo è quello di mettere la semplicità al primo posto valorizzandola con l’apporto, indispensabile, di una creatività vigorosa e tipica del nostro Paese: dai colori dell’arte ai profumi e ai sapori dei piatti, dunque, il divario non è poi così lontano!
Le pietanze che fanno parte di un ideale menu che possa raccontare la tavola italiana nascono, infatti, dall’utilizzazione sapiente di pochi ingredienti e dai segreti delle cotture.
Alla base di quelle che sono irresistibili e apprezzatissime bontà c’è, quindi, la tradizione, ossia quel percorso di vita che parte dalle origini e cioè da quella cultura culinaria contadina che si è tramandata di generazione in generazione.
Riscoprire la tradizione
La società contemporanea mette sempre più al primo posto quella genuinità che un tempo era la regola e che oggi si rinnova grazie alla riscoperta e alla valorizzazione dei piatti regionali tradizionali.
Sono proposte che nascono dalle ricette delle nonne e che attualmente sono protagoniste di una nuova dimensione di cultura culinaria: quella che vuole tornare alla purezza delle origini e al sapore come primo e unico protagonista.
La cucina del Nord-Italia
Il ventaglio di proposte gastronomiche dell’Italia Settentrionale si lega in alcuni casi a sapori che fanno riferimento a luoghi vicini dal punto di vista geografico. Ci sono, dunque, ad esempio, influenze francesi nel caso del Piemonte, austriache per l’Alto Adige, veneziane per quanto riguarda il Friuli.
Tra le proposte più note della cucina del Nord-Italia c’è sicuramente la polenta, non possono mancare i buonissimi risotti, le zuppe, le variegate ricette a base di baccalà oppure di fegato e senza dimenticare le tante, ottime, golosissime pietanze a base di tartufo. Tra i condimenti più utilizzati c’è il burro.
La cucina del Centro-Italia
La cucina del Centro-Italia fa riferimento alle influenze legate a popoli che si sono trovati ad abitare le varie zone, dagli Etruschi ai Romani, agli Ebrei.
Alla base del menu c’è un sapore che si realizza grazie alla sapiente e veloce preparazione di pietanze davvero molto semplici che, però, armonizzano gli ingredienti in maniera deliziosa.
L’olio extravergine di oliva, gli ottimi salumi, gli ortaggi di qualità, i legumi, i sapori forti come quelli della carne di abbacchio oppure degli scarti del maiale sapientemente utilizzati: sono solo alcuni degli esempi di quei prodotti e ingredienti che sono alla base di una proposta culinaria davvero molto golosa e “rustica”.
Specialità del Sud & Isole
Al centro di questa proposta non può che essere sistemata la pasta, la cui importanza va di pari passo con la pizza.
Ad entrambe non può che legarsi il pomodoro di qualità che viene coltivato nelle campagne dell’Italia meridionale.
Sono molte e variegate, inoltre, anche le tipologie di pane e tra cui ricordiamo:
- il pane di Matera, a base di semola di grano duro
- il pane napoletano, a base di grano tenero e lievito madre
- il pane di Laterza con la sua tipica aromaticità
- il pane siciliano arricchito dai semi di sesamo
La cucina del Sud e delle Isole si basa su ingredienti poveri che provengono dalla terra.
Nel caso delle regioni di mare, il pesce diventa la base da cui partire nella creazione non solo dei secondi piatti o degli antipasti, ma anche di ottimi ragù per i primi.
Sono molte le proposte, come le melanzane sott’olio o i pomodori seccati, che in passato avevano la funzione pratica di conservare il cibo.
Influenze arabe sono da sottolineare per la cucina siciliana, mentre per la Sardegna c’è un pizzico di Spagna e un menu variegato che va da quello, molto aromatico, espressione della cultura pastorizia delle zone interne fino alle ricette di mare che vedono ingredienti tipici come la bottarga.
La cucina regionale abruzzese
Quella abruzzese è una cucina regionale molto variegata e con sapori che diventano subito protagonisti al palato, grazie alla loro specifica intensità e aromaticità.
Si basa, naturalmente, su prodotti tipici locali che creano un mix gustoso e irresistibile e il tutto si accompagna con una produzione vinicola di alta qualità: dal Montepulciano al Trebbiano, al Cerasuolo.
Dal tartufo allo zafferano, alle tante proposte a base di carne e di pesce, alla creatività dei vari formati di pasta fatta a mano (utilizzando solo farina e acqua oppure farina e uova) completati da condimenti di vario genere oppure con la specifica e sana genuinità dei legumi e fino alle ottime proposte di salumi e formaggi tra cui vanno ricordati le salsicce di fegato o l’ottimo pecorino e tanto altro: c’è davvero un universo tutto da scoprire!
Tra mare…
Il menu di mare della cucina regionale abruzzese offre una proposta golosissima che fa riferimento sia a primi che a secondi piatti.
Il classico brodetto, da preparare nell’indispensabile tegame di coccio e caratterizzato da alcune variazioni a seconda delle località, è una delle specialità più famose da questo punto di vista.
I frutti di mare permettono di costruire ottimi primi piatti da creare utilizzando diverse tipologie di pasta: dalle linguine fino ai classici maccheroni alla chitarra. Questi ultimi, inoltre, per la loro versatilità, si prestano ad accompagnarsi con condimenti di vario genere, tra cui quello a base di scampi.
Per quanto riguarda i secondi abbiamo la seppia interpretata in diverse modalità, tra cui l’ottima versione “imbottita” e al sugo, le sarde fritte, la frittura di paranza.
I “tacconcini” – ossia un formato di pasta creato utilizzando solo acqua e farina – si sposano, invece, perfettamente con il pesce preparato in zuppa insieme con il pomodoro.
… e monti
Tra le proposte del menu “monti” si può iniziare con le “scrippelle mbusse”: una specialità contadina che vede protagonista questo particolare tipo di crespelle da gustare in brodo.
La farina di mais viene utilizzata per preparare delle pizze da completare con verdure miste, come i broccoletti, la verza, la cicoria, arricchite da un condimento di alici e peperoni sott’olio: la “pizz e foje” è una vera bontà!
La carne di agnello è l’ingrediente goloso e intenso per preparare il ragù per la pasta.
E’ anche, però, un ottimo secondo piatto e in questo caso viene cucinata con cottura alla griglia oppure in padella con formaggio e uova, dando vita a una delle ricette tradizionali abruzzesi più conosciute e dedicate al menu di Pasqua.
Se la carne di pecora è, invece, alla base della creazione dei famosissimi e sfiziosi arrosticini, quella bianca dà vita a ricette come quella dell’ormai internazionalmente conosciuto “tacchino alla canzanese” con la sua squisita gelatina, mentre il “pollo alla Franceschiello” si propone insieme con il pregio della giardiniera di verdure.